Thierry Henry è stato testimone e protagonista di uno dei più grandi trionfi francesi nel 1998. E oggi ricorda un intero secolo della storia sportiva parigina. Ecco a voi Paris, La Vie Sportive.
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I Giochi Olimpici tornano a Parigi dopo cento anni. Tra rivoluzioni, delusioni e gioie, ridisegniamo un intero secolo di storia sportiva parigina.
Thierry Henry è un appassionato di sport e grande conoscitore della storia dei Giochi Olimpici. Il suo racconto della storia sportiva della capitale francese è unico ed esemplare: scopriremo che Parigi è una città che non si arrende mai!
“Lo sport ha sempre avvicinato le persone, portando con sé momenti di grande gioia. Spero che possa essere istruttivo per tutti”.
Che cosa significano per te questi Giochi Olimpici, organizzati nel tuo Paese natale, e quali sono le tue aspettative?
“Spero che possano essere coinvolgenti e ispiratori. Che la gente non si limiti a giocare per le strade, ma che si unisca a una squadra. Che sia calcio, tennis, pallamano o qualsiasi altro sport. Spero che possano lasciare questa eredità alla nostra cultura. E poi, personalmente, mi aspetto medaglie. Medaglie d’oro. Vittorie”.
Le Olimpiadi sono note per essere “lo show più grande sul pianeta Terra”, ma qual è il tuo momento preferito nella storia dei Giochi?
Non ho dubbi. Nessun atleta è più forte di Marie-José Pérec. Per me non ha rivali. Ha vinto i 400 e i 200 metri ad Atlanta ’96. Quella doppietta, per me, fu l’impresa sportiva più grande di sempre. E di gran lunga.